Il
piu' delle volte riesci a scamparla, perche' dall'altro lato della
cornetta c'e' qualcuno che ti chiede di tuo marito (2/3/4/5/10/20
volte al giorno, tanto che pensi sia l'amante in incognito):
“No,
mio marito non e' in casa.”
“Ma
quando torna? Quando posso trovarlo?”
“Mah...
chi lo puo' dire!” (e ci fai la figura della sfigata che aspetta un
marito stackanovista o dalla doppia vita come minimo)
A
volte, scocciata, per non farti rompere ulteriormente le balle e
passare la palla al maritino che oggi ti ha fatto imbestialire, ti
azzardi a dire:
“Penso
che lo possa trovare dalle sette, le otto di sera....”
“Ah,
grazie. Richiamero'.”
E
puntuale, alle 7-8 di sera, quando il malcapitato richiama, passi la
cornetta a chi di dovere. Dopo circa mezz'oretta di conversazione,
poi, lo vedi uscire dalla stanza commentando acidamente:
“Non
passarmi mai piu' queste telefonate.”
Ma,
ingenua e con gli occhi da gatta, ti difendi dall'attacco:
“E
come facevo a sapere che non era importante? Non mi ha detto chi
era...”
E
dopo lo sguardo assassino del marito (o della moglie), ridacchi sotto i baffi per la vendetta riuscita.....
Il
problema nasce quando la pubblicita' becca te.
“Buongiorno,
parlo con lei?
E
con chi cacchio credi di parlare, idiota, ti ho risposto io e hai
chiamato a casa mia no?
“Si, cosa desidera?”,
educatamente, perche' ancora non sai chi c'e' dall'altra parte del
telefono.
“Volevo offrirle un soggiorno in una
spa, tra I'odore dell'erba e le acque fresche di montagna....(bla bla bla
bla)...”
E tu ti stendi sul divano a sognare, perche' quel soggiorno
ti piacerebbe proprio prendertelo e madare a quel paese tutti gli
altri, invece che quella signorina gentilissima che fa solo il
proprio lavoro e cerca di portare a casa il companatico.
Altra tipologia:
“Buongiorno, lei per caso ha avuto
un incidente negli ultimi tre anni?”
Ti tocchi quello che non hai.
“Io? No, non mi sembra proprio.....”
“Ah. Arrivederci.”, e l'interlocutore scompare, se ti va bene.
Se ti va male: “Ma e' proprio sicura?
No, perche' lo sa che potrebbe richiedere il rimborso delle spese che
ha avuto...(bla bla bla bla)... Ci pensi bene. Non so, in macchina,
sulla strada, in un incidente.....”
“Ora che mi ci fa pensare si, ho
preso una storta per strada tempo fa (e non ho denunciato il Comune
per pieta'....)”
“Bene!”
Come
bene? Questo mi sta gia' sul culo.
“E si ricorda in che occasione? Era
colpa sua o di altri?”
“Hem... veramente non ricordo.”
“Ci pensi bene.”
“Ci sto pensando, ma non ricordo
proprio...”
"Si sforzi, e' importante. Ne va della salute del suo portafoglio."
Fai la gnorri e insisti: "No, mi dispiace, non ricordo davvero..."
A quel punto, pur di non perdere il suo tempo prezioso l'interlocutore rinuncia.
“Ah. Arrivederci.”
Ma quelli che ti rompono DAVVERO sono i maledetti sondaggisti:
“Buongiorno, potrei avere due minuti
del suo tempo per rispondere a delle domande?”
La prima volta cedi, per pieta' di un pver'uomo che magari e' laureato ed e' ridotto a fare quel lavoro, ma non finisci
l'intervista perche' ti accorgi che i suoi due minuti sono diventati
20.
Dalla seconda, rispondi:
“No, guardi, ora non ho tempo, mi
dispiace.”
E se l'intervistatore e' un anfibio
come te, ha il buon gusto di lasciar perdere.
Nel caso in cui sia un umano
arrabbiato e frustrato, ti risponde, secco:
“No, davvero, guardi, sono solo due
minuti...”, e inizia con le domande a raffica.
“Guardi, sono davvero occupata, ora
non posso...”
E quello insiste.
L'ultima volta, a queste insistenze,
credo di essermi trasformata da raganella dagli occhi rossi in leone
dagli occhi di fuoco. Perche' gli ho ruggito, con voce ferma e tuonante:
“Le ho detto NON ADESSO.”
Click.
Ha riagganciato senza salutarmi.
Qualunque cosa vi dicano, non cedete:
siate cattivi.
E se vedete un numero sconosciuto sul
vostro telefono, non abbiate dubbi: sappiate che e' LEI, la
telefonata pubblicitaria. La bastarda.
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